Anche nei cartoni animati e nei fumetti la cassaforte è protagonista, non solo nei film.
DIABOLIK
In questo articolo non parleremo di Diabolik, altro personaggio dei cartoni animati e dei fumetti molto interessato alle casseforti. Magari gli dedicheremo un post tutto suo. Se riparleremo del rapporto tra i cartoni animati e le casseforti e potremmo farlo dal punto di vista degli eroi non convenzionali come Diabolik.
ANNI SETTANTA
Vediamo due casi di cartoni animati in cui c’è una cassaforte. Se siete nati negli anni Settanta, sappiate che entrambe queste storie sono della vostra decade. Per chi era giovane o bambino in quel periodo, può essere un ritorno alla gioventù o all’infanzia. Qualora foste più giovani, può essere un modo per scoprire qualcosa di nuovo. Sempreché non conosciate già queste serie, cosa che non è da escludere.
NICK CARTER
Nick Carter è un personaggio di fantasia che appartiene sia al mondo dei cartoni animati, sia a quello dei fumetti.
È nato dalla matita di Bonvi e di Guido De Maria. Ha fatto il proprio esordio nel 1972 nel programma televisivo Gulp, i fumetti in tv. Infatti, come abbiamo scritto prima, appartiene a entrambi ai mondi, anche se questi personaggi sembrano più adatti alla carta che allo schermo. Infatti, in questo fumetto, vieni negli altri di Gulp, l’animazione si limitava alla riproduzione delle vignette e l’idea del movimento era data con la dissolvenza.
La trasmissione è andata in onda fino al 1981. Nick Carter negli Anni Settanta ebbe molto successo e divenne la star di Gulp. Addirittura, nel 1977, divenne uno dei presentatori di Gulp perché era lui (oi suoi assistenti) ad annunciare gli altri cartoni.
La prima puntata di Gulp, datata 14 settembre 1972, venne presentata da Cochi e Renato. Nick Carter era presente. Andò in onda su Rai 2, in linea con l’immagine giovane del canale.
Questo successo fece sì che Bonvi realizzasse una serie a fumetti di nome Nick Carter Story che venne pubblicato da giornali come il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, che erano due supplementi del Corriere della Sera. Inoltre ci sono state mostre (collettive) in suo onore.
Lo Sherlock “italiano” di New York
Nick Carter nacque come parodia di un personaggio letterario che si chiamava anche lui Nick Carter.
Questo Nick Carter era un detective, come quello di Bonvi e De Maria. Il suo papà si chiamava John Russel Coryell. Il Nick Carter di John Russel Coryell risale al 1886.
Quello “italiano” è un investigatore che vive nella New York degli Anni Quaranta. Ha un cappello come quello di Sherlock Holmes.
È coadiuvato da un gorilla (nel senso di guardia del corpo, uomo alto e possente) e da un cinese che inizia le frasi con “Dice il saggio” e che parla in rima.
Il mistero della cassaforte
In un episodio, quello che c’interessa, di questo cartone animato dalla cassaforte di una gioielleria continuano a sparire oggetti di valore, nonostante sia chiusa. Anche quando è sorvegliata dallo stesso Nick Carter. Che fa arrestare quasi tutti, addirittura il poliziotto e uno dei propri assistenti. Per poi scoprire che il colpevole è la cassaforte. Che poi non si tratta di una vera cassaforte, ma del cattivo del cartone animato, il nemico giurato di Nick Carter, Stanislao Moulinsky, che si è travestito da cassaforte. La puntata di cui abbiamo appena parlato s’intitola proprio Il mistero della cassaforte.
Il nemico
Stanislao Moulinsky è un mago del travestimento, capace di travestirsi da qualsiasi cosa, anche da oggetto. Anche da quelli più piccoli. Questa abilità nel mimetizzarsi con l’ambiente però non gli serve molto perché alla fine Nick Carter lo smaschera sempre.
SCOOBY DOO
Un altro personaggio di fantasia che ha sempre a che fare con dei malfattori è Scooby-Doo. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un alano molto pauroso che fa parte di una squadra di investigatori. I cattivi sono sempre umani che si travestono da mostri, fantasmi, zombie eccetera.
Naturalmente, non poteva mancare il cattivo dei cartoni animati interessato a una cassaforte (e non per comprarla).
Il fantasma dell’uomo arrabbiato
La puntata s’intitola Il fantasma dell’uomo arrabbiato. Negli Stati Uniti è uscita l’11 dicembre del 1976, quindi ha quarantaquattro anni.
La trama in breve: Shaggy, un umano del gruppo pure lui molto pavido come Scooby, sta guidando in una notte di pioggia quando un gatto nero gli attraversa la strada e la macchina finisce nel garage di una fabbrica di gelati.
Come in tutte le puntate di Scooby-Doo, ci sono degli esseri (apparentemente) sovrannaturali. In questo caso, appaiono tre fantasmi-gelato: sono quello al cioccolato, quello alla fragola e quello allo vaniglia, che insegue Scooby-Doo e gli altri e li chiude in un congelatore.
Dopo inseguimenti, colpi di scena e azioni concitate, si scopre che il fantasma alla vaniglia è in realtà il guardiano della fabbrica di gelati, il signor Grizzley, e gli altri due spettri dei suoi complici.
Il signor Grizzley, scopre un poliziotto, invece, in realtà, è Sammy il Gambero, un dirottatore. Nel finale della puntata in questione di questo cartone animato si scopre anche il proprietario della fabbrica di gelati, il signor Queen, aveva nascosto del denaro all’interno di un gesso finito per evitare che i fantasmi li rubassero dalla sua cassaforte.
A DIFFERENZA DEI CARTONI ANIMATI, LA CASSAFORTE È PIÙ ADATTA ED È PIÙ AFFIDABILE
Ognuno sceglie i nascondigli che preferisce, ma noi, a differenza del personaggio di questo cartone animato, il signor Queen, appunto, reputiamo che per custodire i soldi una cassaforte sia più adatta di un gesso. Ce n’è per tutti i gusti, ad esempio a muro, a pavimento, portatile.
Quindi, se anche voi siete interessati, e non come i cattivi dei cartoni animati, alle casseforti, provate a cliccare qui .
Vi garantiamo infine che a differenza di quella storia del primo dei due cartoni animati che vi abbiamo raccontato quelle che vendiamo sono proprio casseforti e non ladri camuffati da cassaforte.