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TESORI NASCOSTI, STORIE E LEGGENDE

tesori nascosti

Dopo aver parlato di casseforti famose, parliamo di tesori nascosti famosi.

Famosi non per via dei film, come quelli de La maledizione della prima luna , Pirati dei Caraibi o Indiana Jones . Famosi per la loro storia e, soprattutto, per la leggenda che si è creata intorno.

TESORI NASCOSTI DI NOBILI

I tesori nascosti di Alarico e di Ercole

Alarico fu il re dei Visigoti. Visse tra il 370 e il 410. Morì a Cosenza. E si narra che il suo tesoro sia in quella città, per la precisione nel Busento, nel cui letto i suoi uomini hanno nascosto la tomba del sovrano insieme al suo tesoro, alla sua armatura e al suo cavallo. Lo scopo era non farlo trovare ai nemici. Gli schiavi che avevano lavorato per deviare temporaneamente il  corso del fiume vennero uccisi perché non si corresse il rischio che svelassero luogo della sepoltura

Alarico non è passato alla storia solo per il suo tesoro, anche se potremmo dire che è in questo caso è passato alla leggenda, ma anche per il sacco di Roma, sempre nel 410.

Questa vicenda ha delle analogie con quella del diamante Ercole I d’Este che fece accecare il capomastro e gli fece tagliare la lingua per timore che rivelasse un segreto legato a un diamante.

Il tesoro degli Sforza

Ludovico il Moro secondo una storia che si tramanda ha nascosto il cavallo d’oro fatto da Leonardo e raffigurante il padre Francesco Sforza. Ha nascosto anche parte del tesoro di famiglia, nella rocca di Galliate (Novara). Si dice che per trovare questo tesoro nascosto occorra percorrere una galleria che attraversa la città. Peccato che non si sappia da dove si entri.

IL TESORO DEI PIRATI

I pirati hanno sempre acceso la fantasia collettiva. Vediamo alcuni dei loro tesori nascosti che sono tuttora là dove li hanno seppelliti.

Il codice di Olivier Levasseur

Olivier Levasseur fu un pirata francese nato da una famiglia benestante e con un livello alto d’istruzione. Fu anche ufficiale di marina e corsaro per i francesi. Spesso, il capo degli ammutinati era il vice-capitano o un altro ufficiale. Il suo tesoro, tradotto in termini attuali, ammonterebbe a oltre un miliardo di euro.

Il 7 luglio 1739 venne impiccato. Al momento dell’esecuzione, Olivier Levasseur aveva una collana con un crittogramma di 17 linee che gettò un foglietto sulla folla. Disse: “Trovi il mio tesoro colui che può capirlo!” e si narra che solo un altro pirata, Bernardin Nageon de L’Estang, sia riuscito a decifrarlo, ma ancora oggi c’è chi cerca di capirlo.

Cruise-Wilkins ipotizzò che il tesoro fosse sull’isola di Mahé, ma è morto prima di trovarlo,  cioè di decifrare l’ultimo tassello del codice. La ricerca viene portata avanti dal figlio.

Dov’è il tesoro di William Kidd?

Un altro tesoro pirata famoso è quello di capitan Kidd. William Kidd fu un navigatore, capitano della flotta inglese ma soprattutto un pirata scozzese vissuto tra il 1645 e il 1701. Prima fu un corsaro e poi un pirata (sono due cose differenti). Anche lui mise da parte un gruzzolo molto consistente grazie agli assalti alle navi mercantili. Gli inglesi lo impiccarono.

Sembra che una parte del suo tesoro, quella più cospicua, sia nascosta nel Connecticut, anch’essa lungo un fiume, il Connecticut. Nonostante la scoperta di alcune mappe, rivelatesi poi dei falsi, il tesoro probabilmente è ancora là. Secondo un’altra versione, basata su una spedizione subacquea, si troverebbe vicino al Madagascar. Un’altra parte fu rinvenuta a Gardener’s Island (New York) subito dopo il suo arresto.

Il tesoro nascosto di William Thompson

William Thompson visse tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo.

Era inglese, ma agli inizi del XIX secolo il viceré del Perù gli diede l’incarico di mettere in salvo il tesoro del Paese con flotta di undici navi di cui era a capo. Infatti, in quel momento il Perù era in guerra contro il Cile.

Thompson caricò la nave, ammazzò le guardie peruviane, rubò il tesoro e si diresse verso l’Oceano Indiano. La nave comandata da Thompson fu catturata dalla flotta spagnola e l’equipaggio venne giustiziato. Solo il comandante e il primo ufficiale vennero risparmiati affinché dicessero dov’era il tesoro. I due risposero che era stato sepolto sull’isola del Cocco, che adesso è del Costa Rica e che ai tempi apparteneva agli spagnoli. I due dovettero fare da guida ma scomparvero nella giungla e non furono mai più ritrovati.

Tra l’altro, esistono altre leggende legate a un tesoro nascosto sull’isola. Uno o più di uno. Da allora sono state fatte altre innumerevoli spedizioni, ma del tesoro o dei tesori dell’isola ancora nessuna traccia.

TESORI NASCOSTI RECENTEMENTE

La miniera dei nazisti

Si dice che i nazisti abbiano nascosto più di 100 tonnellate d’oro e più di 1000 sacchi di banconote nella miniera di sale di Kaiseroda, che si trova a più di trecento chilometri da Berlino. Li dovettero trasportare con tredici vagoni ferroviari e lo dovettero fare su ordine del direttore della Reichbank. Il fine era quello di mettere al sicuro tutto ciò e di farlo ricomparire dopo la fine della guerra. Il luogo deputato sarebbe stato scelto per via dei suoi 50 chilometri di gallerie e degli 800 metri di profondità. Un nascondiglio così perfetto che l’oro è là ancora adesso (sempreché questa storia sia vera).

Il tesoro di Napoleone

Aleksandr Serjoghin fu uno storico russo. Nel 2010 ha annunciato di aver individuato il punto in cui soldati dell’esercito napoleonico o sepolto 800 tonnellate d’oro saccheggiate durante la ritirata da Mosca nel 1812. Disse che si trova “tra le città di Smolensk, Elnja e Kaluga, a circa trecento chilometri dalla capitale ”.

I lavori iniziarono il 13 giugno 1810, in quello che secondo Aleksandr Serjoghin era l’anniversario dell’inizio delle operazioni, ma sbagliò in quanto secondo il giuliano allora in vigore la data corretta sarebbe il 23 giugno. Ma ancora niente di fatto.

TESORI NASCOSTI RITROVATI

Alcuni tesori famosi sono stati scoperti.

Ilio e Agamennone

Heinrich Schliemann è passato alla storia per aver ritrovato la città di Ilio, che in molti credevano che non fosse mai esistita. Lo fece basandosi sui testi omerici.

Tra l’altro, non era un archeologo di professione, ma di lavoro faceva il commerciante.

Trovò il tesoro di Priamo.

Basandosi sui testi di Pausania trovò il tesoro di Micene e soprattutto la maschera funebre tutta d’oro di Agamennone.

Era tedesco. Visse tra 1822 e il 1890. Morì a Napoli. Ma è sepolto ad Atene, nello stesso mausoleo in cui ci sono la moglie, che lo aveva aiutato nelle sue ricerche, e della figlia Andromaca. Parlava o conosceva una ventina di lingue.

Chiudiamo con i tesori dei pirati

Un altro luogo caro ai pirati sembra che sia stato l’isolotto di Norman Island che si trova nei Caraibi e più precisamente nelle Isole Vergini Britanniche. Nel 1750, l’equipaggio del galeone spagnolo Nuestra Señora de Guadalupe vi sotterrò 55 forzieri di monete d’argento. Il tesoro è stato ritrovato. Robert Louis Stevenson ha preso spunto da questa storia per scrivere L’isola del tesoro.

I VOSTRI TESORI NASCOSTI

E voi avete dei tesori nascosti o che vorreste nascondere? Non è necessario che li seppelliate su un’isola deserta per proteggerli. Basta che clicchiate qui, qui e qui.

Immagine presa da Albero vettore creata da upklyak.

 

Massimiliano Priore

Massimiliano Priore

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