Quale cassaforte scegliere? Per rispondere a questa domanda occorre conoscere un po’ meglio chi la vuole acquistare.
Prima di fare questo, però, dobbiamo fare una premessa. Le casseforti si suddividono sostanzialmente in tre categorie.
Ci sono quelle a mobile, quelle a pavimento e quelle mobili. Ce ne sarebbe anche una quarta, le casseforti camuffate, ma s’interseca con queste tre. La vediamo più avanti.
A MURO O A MOBILE?
La prima cosa da sapere è se l’acquirente vive in una casa di proprietà o in affitto. Nel secondo caso, non possiamo proporgli una cassaforte a muro o a pavimento e il motivo è abbastanza intuibile.
Ma anche se l’appartamento è suo bisogna capire quanto sia disposto a fare lavori di muratura. Lavori impegnativi, che possono durare a lungo ed essere costosi. È vero che c’è il bonus, però non per tutti è un incentivo sufficiente. Il discorso bonus non riguarda solo le casseforti.
I lavori di muratura devono essere fatti per creare la nicchia in cui mettere la cassaforte. In alcune pareti c’è già. Oppure, bisogna tirare su le piastrelle per inserire la cassaforte a pavimento.
Naturalmente, se il cliente non ha problemi a fare dei lavori in casa, la cassaforte a muro è una soluzione molto valida.
Anche le casseforti a mobile sono molto efficaci, soprattutto perché si possono ancorare alla parete o al pavimento. Se avete un negozio, è probabile che i muri non siano vostri. Pertanto, dovete prendere quella a mobile. Ovviamente, la vostra scelta cadrà su una cassaforte certificata Uni En- 1143-1. E la normativa dice che devono essere fissate al pavimento o a una parete robusta.
Una sotto-tipologia di casseforti a muro è quella a box, mentre quelle a mobile possono essere “con feritoia”.
TECNOLOGIA VS TRADIZIONE
Un’altra suddivisione di cui tenere conto quando si tratta di quale cassaforte scegliere è il tipo di serratura. Senza andare troppo nel dettaglio e tagliando con l’accetta, abbiamo quelle tradizionali e quelle tecnologiche.
Le prime sono: a chiave e a combinazione meccanica. Mentre le seconde sono quelle a impronta digitale, quelle biometriche e quelle con combinazione elettronica.
Chi ha dimestichezza con la tecnologia opterà per le seconde, mentre le persone meno pratiche di queste cose (ma anche quelle che preferiscono la tradizione) per le prime.
In teoria, l’età può essere una discriminante. In teoria. Infatti, ci sono persone di una certa età più tecnologiche di persone giovani.
Alcune hanno due tipi di serrature.
CHE COSA CONTERRÀ LA CASSAFORTE?
Un’altra domanda importante quando è il momento di capire quale cassaforte scegliere è: “che cosa ci si deve mettere dentro?”.
Ah, ci siamo dimenticati di dirvi che un’altra differenza è quella tra le casseforti a sviluppo orizzontale e casseforti a sviluppo verticale. Se è destinata a oggetti alti, meglio quest’ultima soluzioni. Anzi, è necessaria. Sennò, la scelta sarà più libera.
Altri fattori che entrano in gioco sono il peso e la grandezza e le scelte varieranno in base ai gusti e alle esigenze.
E allo spazio disponibile in casa o in negozio. Il tipo di spazio è un fattore di cui tenere conto anche quando si tratta di optare tra una cassaforte a cassaforte a sviluppo verticale e una a sviluppo orizzontale.
LE CERTICAZIONI
Inoltre, è sempre importante anche il loro scopo: per uso domestico o per uso professionale? In ogni caso, è sempre bene che il prodotto abbia una certificazione e che magari ce l’abbia anche la serratura.
Però, le certificazione per le casseforti per uso professionale sono diverse da quelle per le casseforti per uso domestico. C’è anche la certificazione per le casseforti delle banche (Uni En- 1143-2).
Quale cassaforte devono scegliere i privati?
La certificazione per le casseforti per l’uso privato è la Uni Eni 14450, che a sua volta si suddivide in S1 ed S2. Sono classi di resistenza Per stabilire la classe si fanno dei test. Le “S2” sono più sicure.
È un dato importante anche per un’altra ragione: la somma assicurabile che si può mettere in una “S2” è più alta di una somma che si può mettere in una “S1”.
Quale cassaforte devono scegliere le attività commerciali?
Anche la Uni En-1143-1 ha delle classi di resistenza. Sono quattordici e vanno da zero a tredici.
Anche in questo caso, più il numero è alto, maggiore è la sicurezza. Anche in questo caso si fanno dei test e la classe gioca un ruolo nell’ambito dell’assicurazione e della somma assicurabile.
Ignifughe
Questo per quanto riguarda i tentativi di scasso e di effrazione, ma ci sono anche le certificazioni che attestano che la cassaforte è ignifuga. In questo caso, i criteri discriminanti sono il tempo di resistenza e fino a quanti gradi riesce a sopportare.
L’ignifugazione è molto importante, anzi fondamentale, se la cassaforte contiene documenti cartacei, banconote o supporti magnetici.
È necessario che permetta di mettere in salvo il proprio contenuto in un tempo ragionevole.
Le casseforti antiscasso e quelle ignifughe devono avere una targhetta.
Quindi, la capacità di resistenza è un altro fattore molto importante quando è la volta di decidere quale cassaforte scegliere.
LE CASSEFORTI NASCOSTE
All’inizio dell’articolo abbiamo accennato alle casseforti camuffate. Di che cosa si tratta?
Come suggerisce il nome, sono quelle che sembrano altro. Si possono mettere in molti posti. Ad esempio, ci sono le casseforti che sembrano dei libri.
Un altro nome delle casseforti camuffate è casseforti nascoste perché si possono celare dietro a un quadro in un muro o sotto a una piastrella. La differenza è che le casseforti a muro e a pavimento propriamente dette sono più capienti.
Quindi, le casseforti nascoste vanno bene per oggetti di dimensioni ridotte. Anche di un certo valore.
LA CHINELLI VI AIUTA QUANDO È IL MOMENTO DI CAPIRE QUALE CASSAFORTE SCEGLIERE
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Senza spese inutili. Pertanto, se venite da noi e ci chiedete un consiglio su quale cassaforte scegliere, terremo conto dei vostri bisogni e di quanti c’è scritto in questo post.
I nostri consulenti sapranno capire le vostre necessità e darvi le indicazioni migliori.
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