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L’anniversario della strage di Piazza Fontana

Strage Banca Nazionale dell'Agricoltura

Oggi, 12 dicembre 2020, non vogliamo parlare di casseforti e di caveau, ma ricordare l’anniversario della strage di Piazza Fontana. Evento tragico che colpì la nostra città, Milano.

IL MOMENTO PRECISO

Come la maggior parte di voi saprà già, avvenne nel 1969 (Il 1969 è passato alla storia anche per l’Autunno Caldo e le contestazioni). Il 12 dicembre, appunto. Per l’esattezza alle 16:37. In quell’istante, passato alla storia della città e forse non solo, esplose una bomba nella filiale della Banca Nazionale dell’Agricoltura.

Diciassette vittime

Morirono diciassette persone e ottantotto rimasero ferite. Quattordici sul colpo. Due dopo qualche settimana. La diciassettesima se ne andò un anno dopo per colpa di una polmonite dovuta alle lesioni provocate dalla deflagrazione.

I funerali si tennero il 24 dicembre e vi presero parte 300.000 persone, in modo molto civile.

Tante persone, la pioggia, il freddo

C’era tanta gente perché allevatori, coltivatori diretti e imprenditori agricoli erano lì per il mercato del venerdì. Erano venuti da tutta la provincia. Quella parte della città si chiama Verziere ( El Verzée , in milanese), prova di un legame con il mondo agricolo. In più, pioveva e faceva freddo e perciò in molti entrarono nella banca per riscaldarsi. Inoltre, la filiale aveva 300 dipendenti.

Nei documenti processuali c’è scritto che erano lì «discutere i loro affari commerciali ed attendere il compimento delle operazioni bancarie presso gli sportelli».

Ricordo

Questi sono i nomi delle persone che sono morte in quel pomeriggio.

-Giovanni Arnoldi
– Giulio China
– Eugenio Corsini
– Pietro Dendena
– Carlo Gaiani
– Calogero Galatioto
– Carlo Garavaglia
– Paolo Gerli
– Luigi Meloni
– Vittorio Mocchi
– Gerolamo Papetti
– Mario Pasi
– Carlo Perego
– Oreste Sangalli
– Angelo Scaglia
– Carlo Silva
– Attilio Valle

PIAZZA FONTANA OGGI: IL TEMPO SI È FERMATO

Chi va in piazza Fontana, può vedere una lapide in memoria dei caduti. A ogni l’anniversario della strage di Piazza Fontana vengono deposte delle corone di fiori. Può anche notare che c’è ancora l’insegna della Banca Nazionale dell’Agricoltura, nonostante adesso l’agenzia sia del Monte dei Paschi di Siena.

Del resto, questo istituto di credito nel 2000 è stato incorporato da quella che poi sarebbe diventata Banca Antonveneta, che a sua volta è stata acquisita da Mps. Nonostante quella banca abbia cessato di operare, rimane la scritta per rispetto delle vittime.

IL PRIMO DI TANTI

Quel fatto segnò l’inizio della serie di attentati e di fatti tragici che fino agli Anni 80 inoltrati ha colpito l’Italia e che sono ancora nella memoria collettiva. Brescia, Bologna, Italicus, Rapimento Moro, anche quest’ultimo fu di matrice opposta. E altri ancora.

Non solo a Milano

Inoltre, proprio nello stesso giorno, quasi contemporaneamente ai fatti di Milano, a Roma ci furono tre attentati con sedici feriti. Uno alla Banca Nazionale del Lavoro di via San Basilio. Un altro in piazza Venezia e un terzo all’Altare della Patria. Se ci pensa, due luoghi su tre hanno una portata simbolica ed emotiva non indifferente (piazza Venezia, e per di più davanti al Museo del Risorgimento e il Vittoriano).

Non solo in Piazza Fontana

A Milano venne rinvenuta una seconda bomba, rimasta inesplosa in piazza della Scala, un altro posto che non è come gli altri per via del Teatro, della sede del Comune di Milano e di quella della Banca Commerciale (da qualche anno c’è il museo di arte contemporanea Gallerie d’Italia). L’avevano messa proprio nella banca. Fu trovata alle 16.25, qualche minuto prima dell’esplosione.

Piazza della Scala e Piazza Fontana sono abbastanza vicine.

L’ESPLOSIONE

Si capì subito che nella Banca Nazionale dell’Agricoltura era stato un ordigno. Un ordigno potentissimo che esplose nel salone centrale della banca (il salone circolare dal tetto a cupola).

Era stato messo sotto tavolo riservato ai clienti ed era in una valigetta di pelle.  Si trattava di una scatola di metallo che comprimeva sette chili di gelignite, che ha una potenza superiore a quella della dinamite. Il tutto collegato a un timer. Secondo altre versioni conteneva del  tritolo. Ipotesi corroborata dall’odore di mandorle amare che qualcuno ha sentito.

La bomba distrusse il pavimento del salone. Anzi, no: scavò un cratere. Volarono schegge di vetro.

L’INIZIO DI UN’ERA

Non si capì che si trattava della madre delle altre stragi e l’inizio della strategia della tensione.  In generale, il pomeriggio del 12 dicembre 1969, con i suoi cinque attentati, rappresenta un punto zero nella storia della Repubblica.

Il Golpe Borghese: fu un errore?

Il tentato Golpe Borghese è di esattamente un anno dopo. Accadde nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970. Ugo Tognazzi ci ha fatto un film comico, Vogliamo i colonnelli, ma forse non si è trattato di una farsa come si crede.

Secondo la vulgata, il colpo di Stato è fallito perché i forestali golpisti hanno sbagliato strada e il film si concentra proprio su questo elemento. In breve, chi deve dare il via alle operazioni sbaglia e si sintonizza su una stazione di scacchisti. Credendo che le mosse e le coordinate che gli dicono i giocatori siano quelle delle operazioni militari, dà il via a un effetto dominino esilarante. Di recente è venuto fuori che probabilmente fu lo stesso Borghese a fermare le operazioni, con una telefonata. Il motivo principale fu che non aveva né la benedizione degli Stati Uniti né quella della Dc. Inoltre, molte probabilmente la maggior parte dell’Esercito e delle Forze dell’Ordine sarebbe rimasta fedele ai valori della Repubblica.

PIAZZA FONTANA NELL’ARTE

Non parliamo dei processi, ma ricordiamo che questo evento ispirò film, opere teatrali, fumetti e canzoni.

Tra quest’ultime, citiamo un verso di Viva l’Italia di De Gregori (“Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre”) e uno di Qualcuno era comunista di Gaber (“Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera”). La canzone Una tristezza che si chiamasse Maddalena, di Enzo Jannacci, parla di una ragazza che non sa che sta per morire per colpa della bomba.

CINQUANTUNESIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Ogni anno, la città celebra l’anniversario della strage di Piazza Fontana, anche con cortei e manifestazioni.

Anche il sindaco Sala ha partecipato alle celebrazioni per l’anniversario della strage di Piazza Fontana, come sempre.

L’anno scorso ricorreva il cinquantenario ed è venuto Mattarella.

Massimiliano Priore

Massimiliano Priore

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