Un armadio blindato ignifugo con classificatore di documenti è un mezzo forte molto utile per chi lavora in un ufficio.
Per due ragioni, soprattutto.
I VANTAGGI DI UN ARMADIO BLINDATO IGNIFUGO CON CLASSIFICATORE DI DOCUMENTI
In primo luogo, perché consente di tenere tutto sotto controllo e di trovare i documenti con più facilità e con più velocità. Ma anche libri, riviste, materiale video e così via.
Passiamo al secondo punto: stiamo parlando di armadi blindati ignifughi, quindi la presenza del classificatore di documenti non è l’unico fattore da tenere in considerazione quando se ne sceglie uno. Infatti, provate a immaginare che cosa accadrebbe se andasse a fuoco. Per questo motivo, è importante anche che il prodotto sia ignifugo.
Infine, non è da trascurare il fatto che si tratti di armadi blindati. Per questa ragione, sarà molto difficile che qualche malintenzionato riesca a scassinarlo. Un mezzo di sicurezza di questo tipo negli ambiti in cui serve è pressoché indispensabile. Naturalmente, la qualità del prodotto deve essere alta. Soprattutto per quanto riguarda la capacità di resistenza al fuoco e la capacità di resistenza agli attacchi e ai tentativi illeciti di apertura della serratura.
I NOSTRI
Quelli che vendiamo noi lo sono. Ne abbiamo quattro modelli, tutti della Technomax.
Sono accomunati dal fatto di poter resistere fino a sessanta minuti a una temperatura massima di 1010 gradi. Centigradi, ovvio.
Eccone l’elenco.
Hanno tutti la struttura monoblocco. I primi due (TECHNOMAX – DFCE 4000 e TECHNOMAX – DFCE 2000) hanno la serratura elettronica, gli altri due quella a cilindro europeo. Il primo e il terzo hanno quattro cassetti, il secondo e il quarto due).
Per vedere le misure e le schede, cliccate sul link corrispondente.
Se siete interessati all’acquisto di un armadio blindato ignifugo con classificatore di documenti (o a più di uno), potete contattarci o venire nel nostro negozio.
Siamo a Milano, in via Settembrini. Ci potete arrivare con la metropolitana (M2 ed M3) o con l’1, il tram che porta a Nolo.
