È il momento di acquistare dei beni di rifugio? E se li avete già, li state proteggendo bene?
PERCHÉ ACQUISTARE DEI BENI DI RIFUGIO?
La borsa valori ha perso tantissimo. Ad esempio, il 23 febbraio (la vigilia dell’attacco) Piazza Affari ha chiuso a -4,1%, bruciando 30 miliardi (fonte Ansa). Il 1 marzo ha chiuso a -3,86%-
In questi giorni ha recuperato un po’ grazie alle voci di dialogo tra i due Stati belligeranti.
In ogni caso, la situazione rimane incerta e tanta gente che aveva comprato delle azioni ha perso molti soldi.
Invece, chi aveva deciso di acquistare beni di rifugio non ha avuto contraccolpi particolarmente negativi. Addirittura, qualcuno ci ha guadagnato.
Anche il bitcoin, pur nella fluttuazione che gli è tipica, dal 24 febbraio, il giorno dell’invasione, ha incrementato il proprio valore passando dai 33.994 euro del 24 febbraio ai 35.983 di oggi (12 marzo). Il 1 marzo ha toccato quota 39.895.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, alcuni considerano il bitcoin (e forse altre cripto) un bene di rifugio da acquistare in una prospettiva a lungo termine.
Vengono annoverati in questo gruppo anche gli appartamenti, le opere d’arte, i diamanti e altre pietre preziose e alcune valute straniere come lo yen e la sterlina.
Sperando che la situazione in Ucraina migliori il prima possibile e non certo per una questione di carattere economico, parliamo della protezione dei beni di rifugio.
Naturalmente, lo facciamo dal punto di vista che c’interessa, quello della difesa del bene fisico.
Infatti, come forse sapete, io posso, ad esempio, o comprare azioni del metallo oro o comprare dei lingotti.
Il primo caso non c’interessa come non c’interessa parlare dei wallet delle cripto.
Invece, se decidete di acquistare materialmente l’oro o degli altri beni di rifugio, potete o metterlo in una cassetta di sicurezza in banca oppure in una cassaforte. Il primo caso non c’interessa perché ci penserà la banca a custodire le vostre cose. Quindi, vediamo il secondo.
CARATTERISTICHE DELLE CASSEFORTI PER USO DOMESTICO
Come potete intuire, vi consigliamo di utilizzare una cassaforte. Ma come dev’essere questa cassaforte?
La prima cosa da sapere è che, trattandosi di casseforti di uso domestico, la certificazione è la Uni En 14450 e non la 1143-1 (la 1143-2 riguarda le banche).
Anche nel caso della certificazione Uni En 14450 la casseforti devono resistere ad attacchi che simulano quelli dei ladri.
A differenza della Uni-En 1143, che ne quattordici, la Uni En 14450 ne ha solo 2, la S1 e la S2.
Le due classi determinano il massimale assicurabile di una cassaforte: fino a 10.000 euro per la S1 fino a 25.000 euro per la S2. Tutto l’eccedente non verrà rimborsato.
Queste sono comunque cifre indicative e vi conviene sentire la vostra assicurazione.
Se il valore del bene supera i 25.000 euro, mettetelo nel caveau della banca.
Una cassaforte deve anche avere una serratura certificata EN 1300.
Per quanto concerne la forma e le dimensioni della cassaforte, molto dipende da che cosa dovete proteggere. Se avete gioielli e diamanti o comunque qualcosa di prezioso ma poco ingombrante, potete pensare a una cassaforte camuffata. Invece, se avete un quadro alto e stretto potete valutare l’acquisto di una cassaforte a sviluppo verticale.
La cassaforte a un muro classica rimane una delle soluzioni più sicure.
Potrebbe andare bene anche un cassaforte a pavimento, che può essere considerata un tipo di cassaforte nascosta.
Se volere acquistare dei beni di rifugio, rivolgetevi al vostro consulente. Se volete proteggerli, rivolgetevi a noi. Vendiamo casseforti certificate prodotte da aziende molto importanti del settore (Amadori, Cisa, Conforti, Juwel, Techomax e Viro).
Siamo a Milano, zona nord-est, tra Loreto, Caiazzo, Centrale e Porta Venezia.
